Francesco, Giammatteo, Claudio, … , non sono solo nomi, ma storie, vite strappate dalla mafia a figli, madri, padri, fratelli. Il 21 marzo (Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie) la memoria si trasforma in responsabilità e il lunghissimo elenco di storie prende vita nel cuore di ognuno mettendo le radici, battito dopo battito, dell’albero di pace che tutti unisce e che tanto alla malavita fa paura.